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IN VOLO VERSO IL CIELO

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Alessandro Kuris

atleta e allenatore paralimpico

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Il regolamento


Il regolamento delle competizioni prevede in gran parte le stesse norme previste da quello di World Athletics
( ex I.A.A.F.) con specifici adattamenti
nelle specialità in relazione alle diverse categorie nelle quali vengono classificati originariamente gli atleti.  
Riguardo  alle classi degli amputati si evidenzia:
•È obbligatorio l’uso delle protesi per le cat. T61 – T62 – T63 – T64 nelle gare di corsa (facoltativo nei lanci e salti)
•Facoltativo l’uso dei blocchi di partenza
•Gli atleti con amputazioni alle mani possono utilizzare supporti per la partenza
•Nelle staffette è facoltativo l’uso del testimone
Vi sono poi altre norme regolamentari specifiche per ogni specialità ,

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La classificazione

E' il primo passo per poter gareggiare: ogni atleta deve essere preliminarmente classificato affinchè venga inserito in una categoria dove poter competere in condizioni di potenziale equità.
Da rilevare che le classi vengono talvolta accorpate quando c'è un insufficiente numero di iscritti e la classifica (solo nei concorsi) basata su un sistema di punteggio.

Le commissioni classificatrici

C'è una prima classificazione da parte di una commissione nazionale che attribuisce la categoria in base ad un esame della situazione dal punto di vista clinico e ad un'osservazione/analisi durante l'esecuzione del gesto atletico.
Per competere a livello internazionale occorre anche sottoporsi alla classificazione internazionale che attribuisce lo status definitivo o provvisorio.
Da quel momento all'atleta verranno riconosciuti titoli, record e prestazioni ottenute in gare sanzionate. Per approfondimento

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MASH: Maximum Allowable  Standing Height (massima altezza dei biamputati)

•Ogni amputato bilaterale deve sottoporsi, prima di ogni gara,  al controllo dell’altezza stabilita da una commissione classificatrice e determinata da una formula che tiene conto di alcuni parametri somatici.
•Questo per evitare che si utilizzino lame oltre ad una certa altezza che consentono una più ampia falcata.
•Il Mash è stato variato dopo le polemiche sorte dopo la finale dei 200 metri a Londra 2012 tra Oscar Pistorius e Alan Oliveira (vedi foto)
•L’attuale Mash non si è rivelato tuttavia corretto in quanto penalizza gli atleti di medio-bassa statura che, per motivi di spazio,  non possono applicare le lame preferite.

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Dall'esperienza di atleta a quella di allenatore della nazionale italiana. La strada per il successo con la passione e l'impegno

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